Il loro matrimonio é in crisi e Joanna lascia il marito Ted ed il figlio Billy, per andare alla ricerca della sua strada. Padre e figlio superano con qualche difficoltà la nuova situazione, poi si rifà viva la madre e l'affidamento del figlio finisce in tribunale.
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VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR: Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista (Dustin Hoffman), Miglior attrice non protagonista (Meryl Streep), Miglior sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO: Miglior film straniero, Migliore attore straniero (Dustin Hoffman)
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico (Dustin Hoffman), Miglior attrice non protagonista (Meryl Streep), Miglior sceneggiatura (Robert Benton)
"Kramer Contro Kramer": un film che non smetterà mai di essere attuale, da qui fino all'eternità. Ma aldilà di codesto tratto, da ricondursi prevalentemente al tema trattato, il film offre momenti di tenerezza che gli sono propri e che lo rendono indimenticabile, anche un minimo agli occhi di quanti di norma storcerebbero il naso davanti allo smielato (le scene tra il Kramer padre e il figlio in particolare, per arrivare poi a quelle dell'incontro tra i coniugi al bar e delle arringhe in tribunale, anch'esse con le quali è impossibile non empatizzare). Si può ben dire dunque che il film vale tutti gli oscar che si è aggiudicato: Hoffman? Bravissimo. La Streep? Bravissima. Regia? Efficacissima, visto l'impatto emotivo delle scene citate. Sceneggiatura? Quella attuale, come già detto ma niente di più. Miglior film? Vabbè, lì stiamo sul soggettivo. In sintesi, forse non un capolavoro ma di sicuro, uno dei film più profondi e sentiti mai realizzati.